Al Centro servizi innovazione e imprenditorialità l’intervento di Mark Coticchia, Henry Ford foundation. “Stiamo iniettando nei nostri giovani lo spirito imprenditoriale” secondo il prorettore dell’Università, Annalisa Bonfiglio. Regione Sardegna e Comune di Cagliari hanno preso parte ai lavori.
Start up e trasferimento tecnologico.
La tavola rotonda “Making it happen: start up, tech transfer, and the real world”, tenutasi al Crea UniCa (Centro servizi di ateneo per innovazione e imprenditorialità, Università di Cagliari) di via Ospedale 121, ha ospitato Mark Coticchia (vice presidente e chief innovation officer sistema sanitario, Fondazione Henry Ford, Detroit, Michigan), Marzia Cilloccu (assessore comunale attività produttive), Federica Todde (referente asse III: Competitività del sistema produttivo – Regione Sardegna) ed è stato coordinato da Mario Mariani (The Net Value). A fare gli onori di casa, Annalisa Bonfiglio (prorettore Innovazione, Università di Cagliari). L’incontro – strategico per rafforzare la partnership con gli USA e promuovere opzioni occupazionali con le principali realtà statunitensi – è stato organizzato dal Crea con l’ambasciata degli Stati Uniti in Italia. Hanno partecipato ai lavori numerosi ricercatori, studenti e dottorandi interessati a startup e tech transfer.
Partnership con l’Università.
“Forniamo know-how e supporto a nuove imprese dotate di un team brillante e creiamo collaborazioni strategiche nel sistema sanitario. Queste collaborazioni producono benefici di sviluppo congiunto che consistono nella creazione di dispositivi medici innovativi. La nostra logica? Offrire al cittadino – ha spiegato Mark Coticchia – servizi pari a quelli che verrebbero riservati alla famiglia Ford. C’è un trasferimento di conoscenza in questa nuova compagnia che entra a far parte di un grande sistema gestito e coordinato dalla Ford. In questo modo, attraverso le istituzioni, creiamo un ecosistema sanitario”. Mario Mariani ha sottolineato il ruolo delle startup: “Iniziano a fiorire anche in Sardegna: il governo regionale ha investito denaro e risorse umane in questa direzione, ed è vicino al settore ricerca e sviluppo dell’Università di Cagliari. Dobbiamo coinvolgere gli studenti e le autorità nell’economia circolare”. Per la professoressa Bonfiglio: “L’Università sta iniettando spirito imprenditoriale nei giovani. Le startup nate nel CLab UniCa hanno ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali” ma non solo. “Siamo stati i primi a inserire nello statuto una terza categoria di spin off denominate junior spin off per creare delle partnership coi nostri studenti. I frutti di questa strategia stanno apportando un valore aggiunto non indifferente al nostro operato e ai risultati ottenuti” ha concluso il prorettore. “Cagliari è la nostra Sylicon Valley e ne siamo fieri. Il comune supporta le startup digitali durante il loro percorso di crescita all’interno e all’esterno dei confini regionali. La municipalità è coinvolta in questa tipologia di progetti. Ricerca e know-how sono importanti, così come la nostra collaborazione col CLab UniCa” ha aggiunto Marzia Cilloccu. “Abbiamo pensato a una struttura circolare, che inizia con una semplice idea da sviluppare su più livelli per essere appetibile per gli investitori”. “L’Unione Europea ha dato il via a strategie specifiche per la crescita, l’innovazione e la sostenibilità”, ha rimarcato Federica Todde. In definitiva, un tassello di pregio, con relazioni e intuizioni determinanti su scenari in continuo sviluppo. In particolare, la tavola rotonda ha fornito occasioni e approcci di forte interesse per la popolazione dell’ateneo del capoluogo sui mercati europei e statunitensi.