Accade la mattina di un esame. Il giorno in cui è previsto un colloquio di lavoro o un evento importante come la finale. Prima di un lungo viaggio. Nei momenti di particolare stress quando tanti impegni si accavallano in un solo momento. Quando vorremmo trovarci altrove o il nostro interlocutore ci mette a disagio.

Il malessere è psichico, emotivo. Ma le situazioni più impegnative si ripercuotono sul fisico. I segni di malessere si mostrano attraverso il fisico. Difficile mascherarlo. Raccontano il vissuto della persona che ne soffre, il periodo trascorso, gli eventi significativi causa di quel turbamento. È una scintilla, un episodio casuale, un’arrabbiatura fugace che lo scatena. Quel malessere poi si ripercuote sull’equilibrio dell’organismo. Ma è l’intestino a risentirne maggiormente.

Elisabetta non lo nega. Anche lei ha sofferto a lungo della sindrome del colon irritabile. Le accade ancora. Andare a studiare in biblioteca, affrontare un lungo viaggio, trascorrere molte ore lontani da casa. Gesti ordinari che diventano imprese insormontabili. Al consueto stress quotidiano si aggiunge la paura che quel malessere bussi alla porta nel momento meno opportuno. È un circolo vizioso.

L’argomento è un tabù. Se ne parla poco e quando accade i medici ne fanno una questione di eccessiva emotività. “Lei è troppo sensibile, è questo il problema”. È vero, l’emotività conta, ma non è tutto. È una faccia della medaglia che nasconde un aspetto poco indagato fino ad ora. Il rapporto fra mente e corpo, l’asse di interazioni fisiologiche fra intestino e cervello, indagato recentemente dalla medicina.

Elisabetta parla dell’idea proposta dal suo team. Con lei Anna Maria, Rowena e Piergiacomo sono stati i protagonisti. Mesi di lavoro che hanno portato a un’idea innovativa, l’esisto di un ripensamento del problema, osservato da un punto di vista differente.

Un latte di kefir, ad alta digeribilità, ricco di probiotici e prebiotici. Una formula povera di lattosio in grado di rafforzare i batteri intesinali, quelli buoni. Eccola la soluzione di Relaxis.

Elisabetta si addentra in aspetti più tecnici. Parla dei competitor. Latte, yogurt sono sul mercato da tempo. Rispondono al problema causato dal colon irritabile. Si limitano a questo tuttavia. Scompongono il disturbo e analizzano alcuni elementi.

Ma la salute al contrario è uno stato di benessere complessivo, l’unione di molteplici aspetti, la loro interazione e non la semplice somma di tutte le parti. Abbraccia la sfera fisica, quella psicologica ed emotiva.

Padroneggia l’argomento con disinvoltura Elisabetta. Sorride. Predispone il pubblico all’ascolto, cattura l’attenzione. Parla di un latte fermentato ricco di probiotici, la soluzione ai problemi del colon irritabile. Imbastisce un racconto sull’importanza della salute, lo stato complessivo di benessere di una persona, il grado di felicità di ciascuno.