Manca un giorno alla finale. Sono infinite le ore che precedono un evento importante. Il tempo si dilata. Ogni convenzione perde di significato e i secondi sono attimi lenti. Trovarsi in mezzo alle cose diventa una necessità. Ma se fosse possibile i protagonisti di quella serata rimanderebbero ad oltranza la finale. Come accade la sera prima di un esame. La preparazione sembra insufficiente. È un’impressione tuttavia. Lo stress inganna. Mostra le cose per quello che non sono. C’è un’incongruenza fra le sensazioni del momento, le impressioni estemporanee e la realtà oggettiva così com’è.
La serata delle prove scorre. Giulia è sul palco per la prima volta. Il pubblico non c’è. Ma basta poco per immaginarlo. Un momento di défaillance la assale. Quel discorso ripetuto dieci, cento, mille volte le dà filo da torcere. Nebbia. Agitazione. La sudorazione aumenta. Le palpitazioni battono come corde su un tamburo.
Giulia è la prima a rompere il ghiaccio il giorno dopo, il giorno della finale. Sale sul palco avvolta nel suo abito lungo, elegante, color verde smeraldo. I capelli mossi sono raccolti da un lato, seguono le linee dell’abito. È arrivato l’ultimo atto di una giornata iniziata 24 ore prima.
Chi parla si sente leggero. La percezione cambia rispetto alle prove. Non sembra più di essere al Teatro Masssimo di Cagliari davanti ad un pubblico di auditori. Alcuni di questi sono gli investitori, le persone interessate a scommettere sulle idee delle startup migliori. Ma saliti sul palco non è questo il pensiero. Cadono le zavorre. Le parole scorrono una dopo l’altra. E sono quelle giuste. Come i gesti che accompagnano il discorso.
“Sapevate che ci sono più batteri che persone nel pianeta?” Li disprezziamo, ne abbiamo paura, sono talvolta alla base della nostra ingiustificata ipocondria. Ma in realtà sono una fonte preziosa per il nostro benessere e la salute di tutti noi.
Bacfarm sceglie di estrarre da fonti ecosostenibili i carotenoidi, molecole essenziali in ambito farmaceutico, cosmetico e medico. Sono i batteri stessi la fonte. La loro coltivazione si sostituisce a metodi più dispendiosi e di lunga durata, dimostrando che cambiare prospettiva significa guardare con nuovi occhi la realtà, per escogitare metodi innovativi e altrettanto funzionali.
La startup riesce ad andare oltre l’utilità. I batteri sono infatti una fonte ecosostenibile per la produzione di queste importanti molecole. Non generano spreco. A differenza invece dei competitor che adoperano risorse vegetali, energetiche e idriche per raggiungere il medesimo fine.
Tramite Bacfarm Giulia racconta di sé, del suo gruppo di lavoro, dei suoi compagni , Davide e Samuele, di un viaggio durato mesi. Non è la sede per parlare di emozioni. Gli investitori faranno caso ai numeri, alle percentuali. Eppure tutte quelle parole, i riferimenti tecnici parlano un linguaggio implicito che racconta i retroscena. La passione, la determinazione. Ingredienti fondamentali. A questi deve la propria esistenza Bacfarm. Un’idea di impresa innovativa che affonda salde radici nelle storie delle persone che se ne sono fatte carico, condividendo la cura nei confronti di un’idea che è frutto di valori comuni.