Non esistono problemi insormontabili. Anche le situazioni più contorte possono essere sbrogliate. Quelle che sembrano irreversibili e per cui non si immaginano uscite di fuga. Quando non manca la creatività, niente è impossibile. Ragionare in questi termini aiuta a vedere il bicchiere mezzo pieno, il volto positivo di una questione. L’occasione per formulare un’idea, una proposta innovativa su cui nessuno aveva mai ragionato.

Allora è importante cambiare prospettiva per osservare il profilo nascosto di un problema. E scrutarne ogni angolo, ogni fessura in cui potrebbe nascondersi una potenzialità, un elemento utile alla vita di tutti i giorni. Non esistono parametri standard per determinare in maniera convenzionale quale sia il grado di benessere o felicità ottimale di un individuo. Tutto è estremamente soggettivo e dipende dalle esigenze del momento.Per questo anche un miglioramento nello stile di vita reputato da molti insignificante potrebbe invece rivelarsi per alcuni sorprendente e di grande utilità.

In questo senso DOSALUX è un’idea di impresa che ha saputo trasformare un piccolo vantaggio in una soluzione di supporto nella quotidianità delle persone affette dal morbo di Parkinson. Spesso costrette a notti insonni per via della patologia.

Come risolvere questo problema?

Il team cagliaritano ha fatto riferimento alla letteratura prima di mettere a punto la propria idea di impresa. Studi scientifici dimostrano che ad aggravare i disturbi notturni dei malati di Parkinson sono le cosiddette luci blu dei dispositivi elettronici. Per questo una permanenza prolungata davanti agli schermi di pc, tablet e smartphone potrebbe compromettere ulteriormente la fase di riposo durante il sonno notturno.

Al Contamination Lab è nata la soluzione: un paio di occhiali a cui applicare un sensore per il rilevamento dell’intensità delle luci blu. Un dispositivo di dimensioni minime, adattabile alla montatura in possesso del malato. In altri termini il servizio offerto da DOSALUX è un cane da guardia, un campanello d’allarme, in grado di evidenziare i livelli di stress visivo. Il paziente viene avvisato e invitato ad interrompere la lettura di un articolo su smartphone per occuparsi di altre attività. Magari all’aria aperta.

L’occhiale di DOSALUX non è indirizzato ai soli malati di Parkinson. Ma a chiunque accusi disturbi del sonno, dovuti alle luci blu degli schermi. Insomma anche soggetti sani, ma assuefatti dalla tecnologia.

 

Per saperne di più: piotr.grabara@dosalux.com