Le idee innovative sono contagiose, quando si lavora in team. Nascono dall’intuizione di una persona e poi si diffondono. Così il progetto di uno diviene di tutti. La condivisione è totale ma ognuno contribuisce a proprio modo. I suggerimenti fanno la differenza, invitano il gruppo a rimodellare più volte la stessa idea. La arricchiscono dopo averla resa propria, conferendo confini netti e definiti alla bozza iniziale, un’intuizione. Allora fare impresa significa passare dal momento della progettazione a quello della realizzazione del prodotto, della sua divulgazione al pubblico.

Ma non basta, per immergersi in una realtà di mercato competitiva e incalzante come quella attuale. Il salto dalla teoria alla prassi deve avere qualcosa in più, un elemento distintivo rispetto alle innumerevoli proposte di mercato. Per essere vincente il progetto di impresa deve essere innovativo. Sono necessarie competenze tacite, l’ascolto, l’empatia, la condivisione, strumenti indispensabili per leggere – e talvolta anticipare –  le esigenze del target a cui l’impresa si rivolge, prima di chiunque altro, in anticipo.

REGENFIX è il progetto di impresa, nato dalle storie personali, dalle passioni, dalle competenze e dagli incontri avvenuti al CLab di Cagliari fra i ragazzi del team 7. La startup è figlia delle storie e dei valori dei suoi ideatori. Ma soprattutto della contaminazione reciproca, il dialogo in altri termini, l’occasione in cui le competenze si uniscono fino a generare il progetto di impresa reso noto al pubblico.

Problematizzare è un passo fondamentale nella fase di progettazione di una startup. Così i ragazzi di REGENFIX hanno iniziato ad interrogarsi a partire dall’esperienza che alcuni di loro hanno incontrato all’Università, nelle aule di biologia molecolare. All’interno dei laboratori sono presenti strumenti di uso comune come le colonne cromatografiche. Il loro utilizzo abbraccia vari campi di studio. Sono utilizzati nell’ambito della ricerca medica (nella lotta contro ai tumori ad esempio), ma inoltre in ambito farmaceutico e cosmetico, per citarne solo alcuni esempi. Strumenti di grande utilità, essenziali alle attività di laboratorio. Ma soggetti ad usura e destinati ad essere sostituiti molto frequentemente.

Allora perché non pensare ad una soluzione innovativa per ovviare al problema della sostituzione totale  della colonna? È stata questa la questione su cui il team ha lavorato fino alla formulazione di una soluzione sorprende e innovativa: perché non trasformare un rifiuto in una risorsa?

REGENFIX propone infatti un metodo economico, alla portata di tutti i laboratori pubblici e privati a favore della manutenzione dello strumento. La colonna cromatografica infatti se sottoposta ad interventi di pulizia cadenzati può essere riutilizzata. Il primo vantaggio riguarda lo strumento rigenerato. La colonna ormai pulita garantirà indagini di laboratori accurate. E infine il vantaggio sarà economico. Quanto risparmiato potrà essere destinato a sostegno della ricerca o ancora all’acquisto di nuovi strumenti.

L’idea promossa dal team di REGENFIX non a a caso ha suscitato molto interesse, in Italia ma soprattutto all’estero, ad Oxford ad esempio, in Germania e in Francia. Un buon segno per i primi passi mossi dalla giovane startup cagliaritana, che guarda oltre i confini dell’isola.

 

Per saperne di più: e.cocco@regenfix.eu